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BANDO “IMPRESA SICURA”: RIMBORSO DELLE SPESE PER DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Il Decreto “Cura Italia”, convertito nella l. n. 27/2020, ha previsto lo stanziamento di euro 50 mio da erogare alle imprese per l'acquisto di DPI - ovvero di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale - finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
L’erogazione avviene in forma di rimborso da parte di INVITALIA (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell'Economia), con le modalità stabilite in apposito Bando e di seguito illustrate.
1. SOGGETTI BENEFICIARI
Il rimborso spetta a tutte le imprese - indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato - in possesso dei seguenti requisiti:
- sono regolarmente costituite e iscritte come “attive” nel Registro delle imprese;
- hanno la sede principale o secondaria in Italia;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.
2. LE SPESE AMMISSIBILI
Le spese che danno diritto al rimborso sono quelle sostenute per l’acquisto di DPI con i requisiti di sicurezza stabiliti dalla vigente normativa. In particolare:
- mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
- guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
- dispositivi per protezione oculare;
- indumenti di protezione, quali tute e/o camici;
- calzari e/o sovrascarpe;
- cuffie e/o copricapi;
- dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
- detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.
Le spese devono essere:
- sostenute nel periodo compreso tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della domanda di rimborso (vedi oltre);
- relative a fatture pagate alla data dell’invio della domanda di rimborso attraverso conti correnti intestati all’impresa e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura (le fatture di acconto sono ammissibili a condizione che la domanda di rimborso comprenda anche la fattura del saldo);
- non inferiori a euro 500;
- non oggetto di ulteriori forme di rimborso o remunerazione erogate in qualunque forma e a qualsiasi titolo.
Il rimborso non comprende eventuali imposte e tasse, ivi compresa l’IVA.
3. L’AMMONTARE DEL RIMBORSO
Il rimborso è concesso, nei limiti delle risorse disponibili, in misura pari al 100% delle spese ammissibili, nel limite massimo di euro 500 per ciascun addetto dell’impresa a cui sono destinati i DPI, e, comunque, fino a un importo massimo per impresa di euro 150.000.
4. LA DOMANDA DI RIMBORSO
Le domande di rimborso devono essere presentate con modalità telematica articolata in 3 fasi:
Fase 1 – Prenotazione del rimborso.
Le imprese interessate inviano - attraverso il sito https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/emergenza-coronavirus/impresa-sicura - una prenotazione del rimborso, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dall’ 11 maggio 2020 ed entro il 18 maggio 2020. A tal fine sono richiesti i seguenti dati:
- codice fiscale dell’impresa proponente;
- codice fiscale del legale rappresentante, ovvero del titolare dell’impresa proponente o della persona giuridica in caso di impresa proponente amministrata da soggetti diversi dalle persone fisiche;
- importo da rimborsare.
Le istruzioni operative per la presentazione della prenotazione sono pubblicate nella pagina web di cui sopra almeno 5 giorni prima della data di apertura dello sportello informatico. Lo sportello informatico assegnerà alle prenotazioni pervenute l’orario di arrivo registrato dai sistemi informatici predisposti dall’Agenzia. Al termine della procedura di prenotazione, l’impresa visualizzerà un messaggio che attesta il predetto orario di arrivo della prenotazione, nonché il relativo codice identificativo.
La prenotazione risulta regolarmente inoltrata solo qualora il codice fiscale dell’impresa e il codice fiscale del legale rappresentante/titolare della medesima siano correttamente indicati, altrimenti la prenotazione del rimborso risulta irricevibile. Ciascuna impresa può presentare una sola prenotazione di rimborso; in caso di presentazione di più prenotazioni, è considerata valida la prima prenotazione regolarmente trasmessa.
Fase 2 – Pubblicazione dell’elenco cronologico delle prenotazioni del rimborso
Entro 3 giorni dal termine finale per l’invio della prenotazione del rimborso, nella pagina web di cui sopra è pubblicato l’elenco di tutte le prenotazioni correttamente inoltrate dalle imprese nell’ambito della fase 1, secondo l’ordine cronologico di arrivo della richiesta.
L’elenco indica l’importo del contributo richiesto e l’esito della prenotazione ovvero:
- prenotazioni ammesse a presentare la successiva domanda di rimborso;
- prenotazioni non ammesse a presentare la successiva domanda di rimborso.
Fase 3 – Compilazione e istruttoria della domanda di rimborso
Le imprese la cui prenotazione risulta tra quelle ammesse a presentare la successiva domanda di rimborso devono compilare la domanda di rimborso attraverso la procedura informatica disponibile sempre sulla pagina https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/emergenza-coronavirus/impresa-sicura
La domanda di rimborso deve essere presentata a partire dalle ore 10.00 del 26 maggio 2020 ed entro le ore 17.00 del giorno 11 giugno 2020.
Alla domanda devono essere allegate le fatture relative agli acquisti di DPI e relative evidenze di pagamento.
L’accesso alla procedura informatica è riservato al legale rappresentante/titolare dell’impresa proponente, come risultante dal Registro delle imprese e prevede l’identificazione e l’autenticazione tramite la Carta nazionale dei servizi.
Il legale rappresentante/titolare dell’impresa proponente, previo accesso alla procedura informatica tramite la Carta nazionale dei servizi, ha la possibilità di conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la presentazione della domanda di rimborso. A tal fine, anche il soggetto delegato è tenuto ad accedere alla procedura informatica tramite la Carta nazionale dei servizi.
Ai fini della trasmissione della domanda di rimborso è richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva.
L’iter di presentazione della domanda di rimborso è articolato come segue:
- accesso alla procedura informatica;
- immissione delle informazioni e dei dati richiesti per la compilazione della domanda e caricamento dei relativi allegati;
- generazione del modulo di domanda in formato “pdf”, contenente le informazioni e i dati forniti dal proponente, e apposizione della firma digitale;
- caricamento della domanda firmata digitalmente e conseguente rilascio di un’attestazione di avvenuta presentazione della domanda, con indicazione della data e dell’ora di presentazione.
Le domande di rimborso sono ammesse a rimborso sulla base della posizione assunta nell’elenco di cui alla Fase 2, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili nell’ambito del Bando.
Entro 10 giorni dal termine previsto per la presentazione delle domande, INVITALIA pubblica il provvedimento cumulativo di ammissione al rimborso, riportante gli obblighi in capo alle imprese ammesse ivi compreso quello di consentire i controlli e le verifiche di pertinenza dell’Agenzia, nonché le cause di revoca dei benefici.
Successivamente all'adozione del provvedimento di ammissione al rimborso, l’Agenzia procede all’erogazione sul conto corrente indicato dall’impresa nella domanda di rimborso.
Cordiali saluti,
HAGER & PARTNERS
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